di Maria Aletti
Quadreria Romantico Seriale non vuole essere un nome, ma un progetto; una dimensione misteriosa in cui non è facile entrare. Occorrono parole d’ordine e di studio, nel senso medievale del termine. Un misto di applicazione e desiderio di intraprendere un viaggio iniziatico, in tre movimenti.
In Quadreria Romantico seriale
il disegno è scrittura
racconto figurale
Primo movimento: sottrarre. Le quattro opere, esposte a Circoloquadro, via Thaon di Revel 2 a Milano, dal 31 marzo al 31 maggio 2011, sono dipinte su carta fotografica da cui l’artista elimina l’emulsione fotosensibile prima di stendere la pennellata. Un gesto che vale a sostituire il Sole nero dell’interiorità al Sole diurno di una razionalità incrinata.
Bianchi profondissimi ombre che spaventano
che l’alchimista libera con doppio movimento
Secondo movimento: distruggere le immagini – iconoclastia – per interrompere lo scorrere del reale conosciuto e raccontare nuove sequenze, come in un domino. Il clima austero, crepuscolare evoca un mondo sopravvissuto all’ennesimo disastro, guerra, esplosione nucleare, distruzione violenta di città. Il volto enigmatico di una ragazza che guarda oltre le nostre spalle, la nuca di un giovane attratto dall’alba di un orizzonte lontano, le colonne di un tempio abbandonato, le ginocchia che si piegano in muta preghiera.
Città notturne e portici corpi che non combaciano
cieli che si allontanano cornici che dilatano
Terzo movimento: de-scrivere, raccontare il viaggio enigmatico come un rebus. La prima tappa, “L’abbandono della Tiade” è costruita su due immagini: una testa femminile con una torre e Bacco di Michelangelo. Il delirio della baccante ha perso le sue radici dionisiache, la Tiade, portatrice un tempo di una feconda conoscenza istintiva, forse ci ha abbandonato. In “Trapasso” chi è il giovane che ci volta le spalle? Potrebbe essere lo spirito della natura, l’albero dalla folta chioma che rinasce in tanta desolazione. Poi ancora un profilo femminile che appena si intravede, il collo, la bocca, la prima visione di chi viene al mondo e si attacca al seno. Ma c’è anche un porticato pieno d’ombra, il “Tempo interiore” della filosofia e una nuova sintesi, “La fiducia in Dio”, che avvicina quel che resta del tempio di Zeus Olimpo ad Atene a un frammento di un’opera contemporanea. L’ermetismo protegge il tempo dell’incubazione, la zona di confine tra vecchio e nuovo. Le didascalie offrono una traccia per identificare le tappe del viaggio.
Lo scorrere di Eraclito, di Empedocle le radici
Fuoco, Caos e in Eros i due opposti nemici.
Quadreria Romantico Seriale traduce i racconti arcani in codici ed emblemi
metropolitani.
Quadreria Romantico Seriale supera l’inquietudine e l’incertezza del clima in cui viviamo. L’oscuro, il bizzarro, il morboso, dall’artista indagati in altre opere non lo interessano più. Sono stati assimilati in una sintesi più profonda, se non fiduciosa.
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