di Davide Tomaiuolo
In occasione della collettiva “NumeroUno, En papier” in mostra presso Circoloquadro, Massimo Dalla Pola presenta “Naturata”, quattro stampe su carta che proseguono la ricerca dell’artista sulla relazione tra uomo e natura (i lavori fanno parte di un corpus più ampio composto da 20 stampe).
Dalla Pola in questo lavoro mette in atto un processo di comunicazione tra la carta, filo rosso della collettiva, e i risultati resi possibili dalle tecnologie digitali.
Le stampe sono il risultato della scansione diretta di frutti e ortaggi, stampati su carta lucida e fondo bianco. Una castagna, un melograno, un fico, in questo modo sembrano trasformarsi in organismi preistorici o in coacervi cellulari.
Dalla Pola, partendo dalla filosofia del pensatore olandese Spinoza, che concepisce la realtà come l’interrelazione tra una natura naturans, l’essenza universale, l’idea che abbiamo delle cose e una natura naturata, ossia la materia così come la percepiamo, ripensa il soggetto, liberandolo dalla universalità astratta che l’ha caratterizzato finora.
L’artista mescola così le carte e pone l’accento su come l’utilizzo della tecnologia possa produrre approssimazioni, manchevolezze, bachi, derivanti dalla natura imperfetta dell’essere umano e di tutto ciò che egli produce. Il risultato di questa riflessione è quello di una natura contemporanea disarmonica e in conflitto con l’uomo.
Massimo Dalla Pola punta l’attenzione sui mutamenti caotici e non lineari – ma non per questo privi di una loro logica o di coerenza – che governano la natura. La trasposizione diviene così un tentativo per riflettere sull’esperienza dell’intuito creativo nel generare altri e differenti modi di conoscenza.
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