Inaugurazione: giovedì 17 maggio 2012, dalle ore 18.30
In mostra dal 17 maggio al 15 giugno 2012
Giovedì 17 maggio Circoloquadro inaugura la prima mostra personale della Quadreria Romantico Seriale dal titolo Postuma Ecclesia, con catalogo e contributi di Claudio Asciuti e Cesare Ferri. A differenza di quanto si è indotti a pensare, le opere sono realizzate da un singolo artista, la cui identità è definita solo dal nome del progetto: una scelta che ha riferimenti culturali in netto contrasto con la modernità, le sue regole mondane, il suo individualismo “d’autore”. Seguendo le parole introduttive di Cesare Ferri, un “omaggio all’impersonalità”.
Presenza costante nelle opere della QRS è un essere umano estraneo a qualsiasi estetica del quotidiano, spesso celato da una maschera che lo colloca in una dimensione rituale e simbolica. Uomini e donne che affermano una propria sacralità esorcizzando i loro stessi spettri. Sono membri di una stirpe lontana, ostile ad ogni convenzione ideologica o temporale. Come ci dice il titolo della mostra, i soggetti della Quadreria Romantico Seriale danno vita a una “postuma ecclesia” che si raduna tra le macerie del presente, un ordine di officianti “in piedi sul nulla”.
Da un punto di vista esecutivo le immagini, tutte dipinte con oli e acrilici, sono attinte da quel flusso mediatico che narcotizza il nostro stesso reale. Lo stile “romantico seriale” agisce e reagisce lì, tra visioni anonime e tecnologiche, nella materia informe in cui ogni sguardo si dissolve. Un lavoro pittorico che si sviluppa spesso attraverso varie gradazioni del nero, tecnicamente un “non colore”, con rari interventi cromatici, mentre volumi e carnati sono ottenuti rimuovendo strati di pigmento per fare affiorare il fondo metallico o traslucido dei supporti. È un dipingere per negazioni e luci quello della Quadreria Romantico Seriale; come afferma Claudio Asciuti nel testo in catalogo, una “epifania della nerezza”.
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Quadreria Romantico Seriale è un progetto artistico nato nel 2010 lungo la Via Francigena, nel territorio di un’antica abbazia dell’Appennino emiliano.
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